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Marmolada, la protesta scende in strada

CANAZEI. Erano le 11 di ieri mattina quando i rappresentanti dell’Associazione Fassa e della Lega Nord Trentino si sono riuniti presso i resti del vecchio ponte sulla statale del Fedaia per dare una scossa e dire, “una volta per tutte basta alla situazione di stallo in cui si trova il Fedaia e la Marmolada almeno da 10 anni”. La presidente dell’Associazione Fassa, Elena Testor ha espresso “la volontà che la Marmolada e il Fedaia tornino davvero ad essere punto di riferimento da cui partire. Un posto che rimane isolato quattro mesi all’anno è un danno per il settore economico di tutta la valle. Invitiamo perciò la Provincia a mantenere le promesse assunte nel Protocollo d’intesa firmato il 13 maggio 2002”. In sostegno e da sempre vicina alle idee dell’Associazione Fassa è intervenuta così la Lega Nord Trentino che ha esordito con il senatore Sergio Divina dichiarando che “quello della Marmolada è una vertenza pluriennale su cui nessuno vuole prendersi le responsabilità. Sarebbe ora che i firmatari dell’accordo assumessero l’impegno sotteso data l’importanza della zona a livello locale, provinciale, regionale e nazionale”. Presenti anche i consiglieri Civettini e Savoi che chiedono alla Provincia “di attuare, entro sei mesi, un piano dettagliato di sviluppo della Marmolada, ascoltando e prendendo atto della volontà del Comune di Canazei a cui vanno rimborsati anche i 140 milioni delle vecchie lire pagati a suo tempo per la battaglia legale sui confini. E il segretario politico dell’Associazione Fassa, Guglielmi, ha aggiunto: «Chiediamo al Consei di Ombolc del Comun general e anche alla Procuradora che il progetto impiantistico proposto dal Comune di Canazei venga messo nell’impegno di spesa e che si realizzi la tanto promessa ciclabile. Soprattutto chiediamo: che fine ha fatto la Ual in tutto questo?». Presenti all’incontro anche i fratelli rifugisti del Fedaia Aurelio e Giuseppe Soraruf che hanno espresso la loro indignazione. In particolare Aurelio ha detto: «Se fosse per la Provincia dovremmo andare a Venezia a chiedere uno sviluppo della zona. Il problema maggiore è lo scontro tra i piccoli imprenditori del Fedaia e il gruppo industriale che gestisce l’impianto. La provincia vorrebbe costruire un impianto da Alba fino al Fedaia e poi mettendo a posto l’impianto vecchio di Graffer (con scadenza della concessione nel 2014) una pista che che va verso il Passo Fedaia, dall’altra parte del lago: Ma così non fanno altro che portare la gente a Malga Ciapela. Se già metà Marmolada è stata regalata a Vascellari, adesso la Provincia gli sta regalando anche l’altra mezza. E una cosa gravissima è successa pochi giorni fa. Il comune di Rocca Pietore aveva all’ordine del giorno l’approvazione del progetto impiantistico del Comune di Canazei. Ma gli imiantisti hanno fatto ritirare il punto all’ordine del giorno».